La Fondazione ha istituito una proficua
collaborazione con la Fondazione
Giovanni Paolo II nell’ambito della sua
presenza istituzionale nel quartiere
San Paolo di Bari.
In linea generale, si prosegue la ricerca
a carattere sociologico e sociale
sviluppando uno studio di
sistematizzazione delle diverse esperienze
realizzate nel passato in quel quartiere,
sia con la Fondazione Giovanni Paolo II,
sia direttamente con l’adozione della
Scuola Lombardi e altre ancora, cercando
di costruire una nuova teoria urbana
sul concetto di «Quartiere Laboratorio»
come vera e propria «impresa per il
territorio», ovvero come nodo di una
«impresa-rete della città» con la finalità
della riqualificazione attraverso una sorta
di «Agenzia per il Recupero Urbano».
Lo studio prevede le modalità per
attivare una partecipazione di qualità dei
cittadini, con una sperimentazione
in grado di coinvolgerne gli interessi
in un uso intelligente del tempo libero,
riproponendo così le esperienze già
compiute in questo campo anche dai
consiglieri della Fondazione.
La nuova teoria del «Quartiere
laboratorio» sarà sperimentata nel
futuro in territori urbani interessati
alla riqualificazione anche attraverso
la sensibilizzazione dei presidii della
società civile. Fra questi, in primo, luogo
saranno studiate le modalità di contatti
operativi con le Istituzioni pubbliche
e con le scuole presenti, in particolare
le scuole dell’obbligo per attivare
l’interesse dei ragazzi –oggi interpreti
della posterità– verso le attività sociali
e le relative responsabilità da diffondere
nei quartieri. Andrebbero anche coinvolti
gli esercizi commerciali e le botteghe
artigianali presenti, sperimentando
forme nuove di comunicazione pubblica
delle attività svolte attraverso una
rete virtuosa che, nel suo insieme,
si possa manifestare come una fiera
del quartiere, ovvero come un «Quartiere
in Mostra» per le sue molteplici attività
coordinate mediante specifiche governance
di gestione.
Lo studio dovrebbe anche essere
finalizzato a riguardare il quartiere
in una sua nuova collocazione
nell’ambito del ruolo che potrebbe
assumere nelle «città metropolitane»
di nuova istituzione, città da interpretare
in particolare come «città-impresa»
e «città-rete».